Le informazioni raccolte da Sha’Maech nel merito della possibile ubicazione del loro obiettivo ebbero a indirizzare i loro passi in verso una delle province più lontane dal confine kofreyota, ben oltre a dove anche la stessa Midda Bontor, in quegli ultimi anni, aveva avuto ragione e occasione di sospingersi.
Così, dopo aver passato Y’Lohaf, e dopo aver ignorato del tutto Y’Rafah, i cinque compagni d’arme ebbero a proseguire in direzione del grande porto di Y’Garsh, il quale, malgrado tutto, non avrebbe ancor avuto a doversi fraintendere la loro destinazione finale, quanto e piuttosto un mero punto di passaggio verso il loro obiettivo effettivo. Certo: eleggendo qual propria tappa quella del porto di Y’Garsh, essi avrebbero potuto ovviare ad affrontare le insidie proprie del fronte bellico, dei monti Rou’Farth, scendendo in quel della penisola principale del regno di Tranith e lì avendo a imbarcarsi sul primo mercantile diretto verso tale meta. Così facendo, oltre a evitare i pericoli del confine fra Kofreya ed Y’Shalf, essi avrebbero anche potuto risparmiarsi quell’imprevisto posto di blocco, e il massacro a esso conseguente. Ciò non di meno, in quel mondo, e, soprattutto, in quell’angolo di mondo, la via del mare non avrebbe avuto a poter essere enunciata qual la preferita da tutti coloro che sul mare non erano già nati e cresciuti, ragione per la quale, obiettivamente, tanto Howe quanto Be’Wahr, così come H’Anel e M’Eu, avrebbero di gran lunga preferito rischiare dieci volte tanto in un percorso di terra piuttosto che avventurarsi per mare. Ciò senza dimenticare quanto, comunque, la via del mare non avesse necessariamente a doversi fraintendere più rapida, non dove avrebbe per l’appunto richiesto loro di ridiscendere prima in quel di Tranith, di trovare un mercantile in partenza verso Y’Shalf che avesse piacere ad aggiungere cinque passeggeri al proprio carico e, comunque, affrontare tutto il percorso necessario a circumnavigare la penisola tranitha e, poi, a risalire verso Y’Garsh. Insomma: alla fin fine, probabilmente, quel già non breve viaggio avrebbe avuto sol occasione di estendersi ulteriormente, in termini che in nessun modo avrebbero avuto ad aiutare la causa del buon Be’Sihl.
« Chissà se, alla fine di tutto, non avremo a scoprire che Be’Sihl è già tornato a casa sano e salvo... e che noi ci stiamo impegnando in un viaggetto esotico senza alcuna effettiva ragione in tal senso. » domandò retoricamente M’Eu in direzione di Be’Wahr, nel mentre in cui, giunti finalmente in vista di Y’Garsh, ebbero a frenare estemporaneamente i propri cavalli, a dare così anche al carro alle loro spalle il giusto tempo per colmare la normale distanza esistente fra loro.
« Sarebbe divertente... » replicò, a tono, il biondo mercenario, aggrottando appena la fronte « Troviamo quello specchio, chiediamo dove sia Be’Sihl, e ce lo ritroviamo dietro al bancone, a servire da bere a Midda e a tutti gli altri. »
« L’importante è non trovarlo impegnato in qualche incontro intimo con Midda... » suggerì quindi il figlio di Ebano, storcendo appena le labbra « Sarò infantile a dirlo, ma sinceramente proverei un profondo senso di disgusto all’idea. » ammise, non privo di una certa autocritica a proprio stesso discapito, nel riconoscere, per l’appunto, quanto tutto ciò avrebbe a essere soltanto infantile da parte propria.
« Addirittura...?! » esitò Be’Wahr, sgranando appena gli occhi nel non comprendere le ragioni alla base di una tanto netta affermazione « Cioè... mi vuoi forse dire che tu e Siggia...?! » tentò di comprendere, prendendo anche in esame l’idea che M’Eu, a dispetto di quanto creduto, non avesse in realtà un qualche rapporto intimo con Siggia, la prima fra le figlia di Desmair con le quali erano entrati in contatto e colei che, per l’appunto, sembrava essersi quindi legata in maniera particolarmente intima proprio al figlio di Ebano.
« ... » si ammutolì per un istante l’altro, colto in contropiede da quella domanda, e da quella domanda a confronto con la quale quanto da lui appena dichiarato appariva evidente non essere stato compreso dal proprio interlocutore « ... ma che c’entra?! » domandò quindi, sorridendo appena « Certo che io e Siggia andiamo a letto insieme! E che gli dei mi siano testimoni nel mentre in cui affermo che mi sta mancando da maledetti in questi ultimi giorni. » sancì, a escludere qualunque possibile fraintendimento a tal riguardo.
« Ah... ecco. Mi pareva... » annuì Be’Wahr, ben lieto di non essersi sbagliato a tal punto sulla questione « E allora perché...?! » esitò, cercando di comprendere il senso dell’ipotetico imbarazzo e disgusto così denunciato da parte del giovane alla prospettiva di avere, anche e solo per sbaglio, a poter cogliere Be’Sihl e Midda in un momento di intimità.
« ... perché una parte di me continua a immaginare Midda un po’ come una seconda madre...?! » esplicitò allora M’Eu, desiderando chiudere al più presto la questione, e quella questione nata in tal maniera da una semplice battuta, e da una battuta, oltretutto, completamente fuori luogo « A te farebbe piacere l’idea di sorprendere tua madre a letto con qualcuno...?! »
« ... » esitò per un istante il biondo, concedendosi il tempo di mettere a fuoco la questione prima di reagire in maniera sufficientemente esplicita a tal riguardo « ... bleah! »
« Ecco. Ora hai capito. » ridacchiò l’altro, ben felice di aver raggiunto una quadra a tal riguardo.
« Di cosa state parlando voi due...?! » intervenne in quel momento Howe, sopraggiungendo con il carro e arrestandosi accanto a loro, innanzi all’immagine offerta dalla vista della città di Y’Garsh.
« Nulla di importante... » tagliò quindi corto M’Eu, nell’ovviare al rischio di avere di nuovo a ricominciare tutta la questione e di avere a ricominciarla, oltretutto, con il possibile coinvolgimento di Maddie o di sua sorella H’Anel.
« Beh... sì. » concordò lo shar’tiagho, aggrottando appena la fronte alla minimizzazione così espressa da M’Eu nel merito di qualunque argomento potessero star affrontando un attimo prima « Considerando con chi stavi parlando, effettivamente non avrebbe potuto essere altro che nulla di importante. » sorrise sornione, non risparmiandosi quella frecciatina del tutto gratuita a discapito di Be’Wahr e di quello da lui sempre sostenuto qual il suo scarso quoziente intellettuale.
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